Perché una paziente dovrebbe voler sostituire le protesi? Ci sono 3 validi motivi.
1 Il seno così come è stato costruito presenta delle problematiche ho non piace alla paziente.
2 La paziente voleva una misura solitamente più grande ma delle volte anche più piccola.
3 Per senescenza delle protesi che quindi vanno cambiate.
La mastoplastica secondaria, quindi, prevede diverse tipologie di intervento.
Come dice il mio maestro Charles Randquist qualora si presentasse un paziente con i primi due casi, ovvero sebbene il seno sia fatto bene non piace, viene definita 2complication in comunication2 ovvero non siamo riusciti a capire le aspettative delle nostre clienti. Il caso 3 ossia impianti posizionati molto tempo addietro e pertanto devono essere sostituiti, è il caso più frequente. Le protesi infatti fino a qualche anno fa avevano gel che dopo circa a 10 anni perdeva consistenza e la percentuale di rottura della protesi, seppur costante per i primi 10 anni, andava via via aumentando dopo suddetto periodo. Pertanto alle pazienti con impianti inveterati eravamo soliti consigliare la sostituzione dopo all’incirca 10 anni. Le protesi oggigiorno invece non hanno una data di scadenza ma ciò non vuol dire siano eterne. Siamo soliti dire alle nostre pazienti che la protesi non è uno yogurt e nemmeno un diamante che è per sempre. Alcuni brand ed alcuni gel sono così moderni che addirittura non sappiamo cosa aspettarci in termini di durata. Ma veniamo all’intervento: solitamente richiede più tempo la sostituzione dell’ impianto in quanto spesso oltre alla protesi conviene rimuovere la capsula che normalmente si viene a creare attorno alla protesi. Questo permette di avere una tasca completamente vergine cosicché possiamo fare un intervento senza i retaggi del passato. Altra componente che si viene a creare dopo la rimozione del precedente impianto è ovviamente una cospicua lassità che il più delle volte richiede anche una mastopessi ovvero una rimozione della cute in eccesso aumentando di conseguenza i tempi operatori. la sostituzione protesi pertanto è un intervento che richiede un ‘alta competenza nonché una profonda conoscenza di tutte le tecniche di chirurgia del seno compreso quelle di ricostruttive insite alla specializzazione in chirurgia plastica.
Presso l’Academy of Aesthetic Sciences diretta dal dott Adriano Santorelli in fase di planning la paziente ha la possibilità tramite un simulatore avanzato (Il VECTRA 3D) di rendersi conto delle reali dimensioni a cui potrà arrivare, delle eventuali asimmetria, dello stato dei precedenti impianti e soprattutto aiuto il chirurgo a non trovarsi in sala operatoria dinanzi a spiacevoli sorprese. Questo comporta una forte riduzione dei tempi di sala operatoria, del numero delle complicanze e un maggio gradimento in misura dei risultati post operatori.
L’intervento ha una durata media di 2 ore, si effettua in clinica con una notte di degenza e dopo aver avuto l’anestesia generale. In ottemperanza ai 14 punti del dott William Adams altro maestro del dott Santorelli, non si utilizzano i drenaggi. Non si effettua la rimozione dei punti poiché sono tutti riassorbibili. Il dott Santorelli richiede sempre che le pazienti da lui operate adottino un reggiseno post operatorio notte e giorno per 30m giorni al fine di una rapida ripresa.