La mastoplastica additiva è un’ operazione chirurgica che consiste nell’ aumentare il seno grazie all’inserimento di protesi mammarie.
Uno dei fattori, che determinano la buona riuscita dell’intervento, è dato dalla qualità delle protesi utilizzate.
Il chirurgo plastico visita la paziente valutando insieme a lei le possibilità e le tecniche per la realizzazione dell’intervento e nel contempo tiene in considerazione le caratteristiche anatomiche del seno (tessuto cutaneo, ghiandola e tessuto adiposo), le aspettative e la motivazione della paziente.
Oggi, dopo anni di ricerche e di test di sicurezza su milioni di donne, abbiamo l’assoluta certezza che rifarsi il seno è del tutto innocuo grazie all’utilizzo delle protesi in gel di silicone. La durata dell’impianto mammario è da considerarsi permanente in quanto il seno rifatto mantiene intatta la sua naturale anatomia.
Pertanto esso potrebbe cambiare nel tempo ed indurre la paziente stessa a richiedere un ulteriore rimodellamento del seno, con eventuale cambio di protesi, 10-15 anni circa dopo l’intervento. Le cicatrici dell’intervento di mastoplastica sono pressoché invisibili e dipendono, per posizione e dimensioni, dalla tecnica chirurgica utilizzata.
L’intervento, infatti, non altera l’integrità della ghiandola mammaria né le possibilità di allattamento, in caso di futura gravidanza.
A volte la mastoplastica additiva può essere preceduta da un altra operazione al seno: la mastopessi. Nel caso di seni ptosici, ossia cadenti e svuotati, Prima di “rifare il seno” ossia di aumentarne il volume, sarà necessario un rimodellamento.