Settoplastica: cos’è, quanto costa e post operatorio

Settoplastica: cos’è, quanto costa e post operatorio

Quando si parla di settoplastica, occorre fare alcune differenze. Innanzitutto, distinguere tra chirurgia estetica e chirurgia plastica e, in secondo luogo, tra settoplastica e rinoplastica. In questo articolo parleremo di queste differenze e ci concentreremo in particolare sulla settoplastica, sui costi, i motivi che spingono un paziente a sottoporti a questo intervento e parleremo del decorso post-operatorio.

Se stai cercando un chirurgo che possa seguirti prima, durante e dopo un intervento di settoplastica o rinoplastica a Napoli, il Dottor Adriano Santorelli mette a tua disposizione la sua esperienze e la grande capacità di entrare in empatica con i pazienti. Nella gallery che troverai cliccando sul link, scoprirai il prima e dopo di numerosi interventi eseguiti dal Dottor Santorelli.

La settoplastica è un intervento che serve a correggere le deviazioni del setto nasale, siano esse congenite o acquisite in un secondo momento. Questo intervento ha lo scopo di andare a ripristinare il flusso di aria che entra nelle cavità nasali in modo da consentire al paziente di respirare normalmente e senza alcun disturbo. Spesso la settoplastica è abbinata alla turbinoplastica. Si decide di effettuare entrambe le operazioni quando l’ostruzione nasale è dovuta anche a un’ipertrofia dei turbinati. Se, alla settoplastica si associa anche la rinoplastica con fine estetico, si parla di rino-settoplastica.

Quando fare una settoplastica

Si consiglia di sottoporsi a un intervento di settoplastica quando si ha il setto nasale deviato. Cosa vuol dire? Il setto nasale è formato da osso e cartilagine e da un punto di vista anatomico divide la cavità nasale in due parti: le narici. Si parla di setto deviato quando ha una forma storta e non armonica. Questa situazione, in diversi gradi di gravità, si presenta in numerose persone e si va a intervenire in quei casi in cui si riscontrano difficoltà respiratorie. Il setto nasale deviato può essere congenito ma anche acquisito nel corso della vita. Essendo molto fragile, può bastare un urto o una lesione per andare a creare una deviazione consistente.

Quali sono i sintomi che indicano un setto nasale deviato? La congestione nasale è il primo segnale di allarme. Si tratta di quella fastidiosa e comune situazione in cui un lato del naso è più congestionato rispetto all’altro con conseguente difficoltà respiratoria. Altri sintomi, molto comuni con diversi livelli di gravità, sono la difficoltà a dormire, un respiro rumoroso o il classico russare durante il sonno, un dolore frequente alla faccia o il mal di testa. Chi ha la sensazione di avere sempre il naso chiuso, di avere concrete difficoltà nella respirazione dovrebbe consultare uno specialista per scoprire se è necessario sottoporsi a una settoplastica.

La settoplastica funzionale è mutuabile?

Come accennato all’inizio dell’articolo, occorre fare distinzione tra chirurgia plastica ed estetica. Non sono due settori completamente differenti. La chirurgia estetica è, infatti, un ramo della chirurgia plastica. La chirurgia plastica comprende, a differenza dell’estetica, la fase di ricostruzione detta anche chirurgia ricostruttiva. Questo tipo di specializzazione riguarda la correzione di difetti fisici dovuti a malformazioni, incidenti o altri agenti esterni che vanno a compromettere gravemente la funzionalità di una parte del corpo.

Il nostro Sistema Sanitario Nazionale garantisce interventi mutuabili solo in quei casi in cui la funzionalità di un organo è seriamente compromessa. Non sono, di conseguenza, mutuabili tutti gli interventi di chirurgia estetica effettuati per migliorare semplicemente l’aspetto fisico di una persona. La settoplastica essendo ricostruttiva rientra tra le operazioni mutuabili se effettuata in ospedale o presso cliniche convenzionate col SSN. La rinoplastica, invece, è un intervento di tipo non ricostruttivo ed è quindi non mutuabile. Andiamo quindi a vedere le sostanziali differenti tra queste due tipologie di interventi.

Differenze tra settoplastica e rinoplastica

Le principali differenze tra questi due tipi di interventi sono:

La settoplastica non prevede fratture delle ossa. Questo comporta la non comparsa di lividi nel post-operatorio.
La settoplastica non prevede l’inserimento di una placchetta rigida
Il chirurgo estetico effettua la settoplastica solo in quei casi in cui si unisce alla rinoplastica per andare a correggere una deviazione nasale. Si parla in questo caso di rinosettoplastica.
La rinoplastica è un intervento di tipo prettamente estetico
La settoplastica è funzionale e serve a curare problemi di salute

Quanto costa rifarsi il naso?

Come detto, la rinoplastica è un intervento puramente estetico volto a migliorare l’aspetto del volto di una persona e ad aumentare l’autostima e il benessere in generale. Non essendo mutuabile, chi decide di sottoporsi a questo invento deve valutare bene i costi. L’intervento costa intorno ai 5000€. I prezzi per una rinosettoplastica possono variare in base alla tipologia di intervento, alla complessità del caso e alle esigenze del paziente. Un colloquio preliminare con il Dottor Adriano Santorelli ti aiuterà a chiarire ogni dubbio al riguardo e ad affrontare tutte le fasi dell’intervento con serenità e fiducia.

Post-operatorio settoplastica

Il decorso non è particolarmente doloroso, ma comporta un fastidio dovuto alla medicazione del naso. Si dovrà convivere con un leggero gonfiore alla parte inferiore del naso e al labbro superiore. Importante è evitare il più possibile di toccarsi per evitare inutile dolore. Non saranno presenti ematomi vistosi sulla superficie esterna della faccia. Molto comune è una leggera febbre con temperature fino a 38,5°. Una terapia a base di antibiotico preverrà infezioni e terrà sotto controllo gli stati febbrili. Una volta rimosso il tamponamento, la cavità nasale viene aspirata dalle secrezioni e medicata con pomate antibiotiche. Successivamente il paziente a casa dovrà eseguire dei lavaggi nasali con soluzioni saline diverse volte al giorno, fino alla completa eliminazione del foglio di silicone. In seguito, si potranno applicare pomate antibiotiche. Il paziente dovrà sottoporsi a normali visite di controllo per i successivi 10-15 giorni. La normale attività lavorativa (non stremante da un punto di vista fisico, ma leggera o in ufficio) potrà essere ripresa nel giro di una settimana. In caso di lavori più faticosi, come ad esempio in fabbrica o in cantieri, si consiglia di aspettare un paio di settimane. Il naso tornerà a funzionare senza alcun minimo fastidio nel giro di 3 o 4 settimane dall’intervento.

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