Palpebra cadente: l’intervento di chirurgia plastica per risolvere la ptosi

Palpebra cadente: l'intervento di chirurgia plastica per risolvere la ptosi

Palpebra cadente: l’intervento di chirurgia plastica per risolvere la ptosi

La palpebra cadente, o ptosi palpebrale o dermatocalasi è una condizione complessa che ha un impatto sulla vita delle persone che ne soffrono. Si tratta di un problema sia estetico che funzionale.

Infatti i pazienti con la palpebra superiore cadente, sentendo le palpebre pesanti, assumono un atteggiamento coatto e forzato che consiste nello stare sempre con i muscoli della fronte contratti per tenere le sopracciglia più in alto, pensando di alleggerire di conseguenza la sensazione di pesantezza.

Questo non fa che aumentare il problema in quanto a questa patologia si associa di conseguenza un’ipercontrazione dei muscoli facciali con un aumento ed un ispessimento delle rughe. Inoltre nei casi più gravi la dermatocalasi porta addirittura ad una riduzione del campo visivo.

La ptosi palpebrale è la classica patologia che inizia come un inestetismo ed avanza via via fino a divenire una vera e propria gravità.

Palpebra pesante: quando intervenire

L’ errore più comune è proprio quello di rimandare l’intervento di correzione pensando di essere casomai troppo giovani per affrontare il problema. La cura precoce , invece, è anche la soluzione.

Non appena si cominciano ad avvertire i primi sintomi della ptosi palpebrale, quali difficoltà nel chiudere o aprire gli occhi o una sensazione di pesantezza sull’occhio, è consigliato rivolgersi ad un medico specializzato nella chirurgia dell’occhio per valutare insieme una soluzione.

Palpebre cadenti: cause e soggetti più colpiti

Le cause sono le più svariate. Prima di tutto c’è una forte componente anatomica e congenita. La palpebra cadente ha una maggiore incidenza anche nei pazienti allergici nonché i pazienti che sono ingrassati e dimagriti spesso.

Un‘ altra causa sconosciuta dai pazienti ed ahimè spesso anche dai medici è la prosi della coda del sopracciglio che è anche molto frequente. In molti pazienti infatti la dermatocalasi è secondaria alla caduta del sopracciglio che comporta un accumulo di pelle sulla palpebra superiore.

In questi casi la risoluzione del problema prevede prima di tutto il trattamento della ptosi del sopracciglio attuando un lifting del sopracciglio sia chirurgico che con i fili di trazione.
Se analizziamo il problema solo da un punto di vista estetico, vediamo che ci sono varie possibilità di trattamento.

Palpebra scesa: rimedi

La completa risoluzione si può ottenere con un intervento di blefaroplastica ovvero asportazione della cute in eccesso dalla palpebra superiore.

Questo è un intervento che si fa in anestesia locale eventualmente con una piccola sedazione.

Palpebra cadente: in cosa consiste l’intervento

Dopo un accurato planning preparatorio si attua una leggera anestesia locale secondo il disegno operatorio, dopo di che si asporta tutta la cute in eccesso.

A quel punto si suturano i due margini con un piccolissimo filo.

Leggeri cerotti coprono la cicatrice per circa 5\6 giorni. L’unico fastidio può essere rappresentato da lividi e gonfiore della regione perioculare, ma con normalissimi occhiali da sole si possono tranquillamente svolgere le normali attività quotidiane.

Post-operatorio Ptosi palpebrale

Una volta rimossi i punti residuerà una piccola cicatrice che viene nascosta nella piega palpebrale superiore. La cicatrice all’ inizio è rossa per la comparsa dei nevosi, ma nel giro di alcune settimane sarà quanto più simile alla cute circostante, la buona notizia è che fin da subito si può mascherare con il trucco.

Spesso alla cute in eccesso si associa anche la presenza di borse palpebrali ovvero del grasso erniato che dona uno spiacevole aspetto appesantito. Non c’è quindi migliore occasione che rimuovere con lo stesso intervento cute e grasso in eccesso ringiovanendo di almeno 10 anni il paziente o la paziente!

Quali sono i rimedi non chirurgici per le palpebra cadente?

Da pochi anni la tecnologia si è talmente evoluta che è stato prodotto un laser al plasma che senza combustione provoca un danno controllato alla cute con un effetto contrattivo e quindi di tightening della cute, riducendo via via la pelle in eccesso.

L’effetto è quello, quindi, di un lifting della palpebra.

Un‘ anestesia locale è sempre consigliata al fine di consentire al medico di operare sempre nelle migliori condizioni e di far sentire il paziente a proprio agio.
Dopodiché il plexer, questo è il nome del laser al plasma, senza nemmeno toccare la cute incomincia a contrarre la zona interessata.

In 2\3 trattamenti a distanza di un mese i risultati saranno simili ad un intervento di blefaroplastica.

Indubbiamente sarà più lungo il processo in alcuni pazienti con cute eccessiva che non risultano spesso degli ottimi candidati, ma per tutti gli altri resta una valida alternativa.

Ptosi del sopracciglio: rimedi

Infine per coloro invece il cui vero problema è rappresentato dalla ptosi della coda del sopracciglio con un conseguente accumulo cutaneo sulla palpebra superiore, basta riposizionare il sopracciglio e come per magia anche il problema cutaneo sulla palpebra superiore verrà risolto.

Come fare? Da circa due anni sono in commercio dei fili di trazione che hanno una capacità tensile, di resistenza e di durata molto sviluppata.

Questi fili posizionati sul piano sottocutaneo all’ attaccatura dei capelli, fino alla coda del sopracciglio fanno si che una volta agganciato lo si possa riposizionare nella sua situazione naturale risolvendo di conseguenza anche la dermatocalasi.

Palpebra cadente: costi e consigli per il paziente

È un trattamento che deve essere fatto da mani esperte, non comporta un intervento chirurgico, e si può tranquillamente fare in ambulatorio dopo una semplice anestesia locale.

Presso l’ ACADEMY OF AESTHETIC SCIENCES diretta dal dott. Adriano Santorelli, si eseguono tutte queste procedure per la risoluzione della dermatocalasi o ptosi palpebrale e per il ringiovanimento dello sguardo in generale.

Le tecniche chirurgiche adottate dal dott. Santorelli per la blefaroplastica sono state da lui perfezionate nel 2014 durante la sua permanenza in Brasile presso il centro di Botafogo del dott. Farid Hakme.

Per quanto riguarda il Plexer il chirurgo plastico Napoli dott Santorelli, così come tutte le nuove tecnologie, ne è un grande esperto avendo portato a termine più di 2000 interventi ed infine per i fili di trazione per il lifting del volto in generale, ed il lifting del sopracciglio in particolare, risulta essere Key Opinion Leader internazionale con talk tra l’ Asia, Parigi e Milano.

Un intervento di blefaroplstica superiore costa intorno ai 3000 euro, il trattamento con il Plexer costa 600 euro mentre il posizionamento dei fili di trazione, 2 per ogni sopracciglio, costa 800 euro.

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