Mastoplastica secondaria: cos’è e perché si fa

Mastoplastica secondaria: cos’è e perché si fa

La mastoplastica secondaria è la ripetizione di un intervento per riparare i danni causati da una precedente mastoplastica. Questo intervento correttivo risulta essere più complesso del precedente poiché bisogna intervenire su una zona anatomica che ha già subito un intervento chirurgico.

Di fondamentale importanza quindi rivolgersi a chirurghi particolarmente esperti e competenti, che siano in grado di valutare accuratamente le caratteristiche anatomiche della paziente.

Il chirurgo dovrà intervenire su un tessuto cicatriziale più difficile da incidere, la cute può presentarsi poco elastica o molto sottile. Generalmente si cerca di fare un’incisione nello stesso punto del primo intervento quando ciò è possibile.

I motivi che portano una donna a sottoporsi ad una mastoplastica secondaria sono i seguenti:

  • Cambiamenti estetici di forma o volume che richiedano un cambio di protesi con la rimozione o sostituzione delle stesse o effettuando un lipofilling;
  • Spostamento o dislocazione della protesi a causa dell’eccessiva forza muscolare a cui è sottoposta che può determinare una significativa asimmetria mammaria.
  • Rottura delle protesi si può verificare in seguito ad un trauma o per usura. Le protesi possono essere rimosse o sostituite riutilizzando la “tasca” destinata ad ospitare le protesi creata col precedente intervento.
  • Contrattura capsulare si verifica quando il corpo della donna reagisce all’inserimento della protesi con una produzione eccessiva di tessuto connettivale che tende a creare un involucro che riveste la protesi, isolandola dal resto del corpo e “incapsulandola”
  • Doppio solco un inestetismo determinato da un difetto di copertura della protesi da parte della ghiandola. Si presenta come una sorta di “scalino” nel polo inferiore della mammella che può essere determinato da una perdita di volume dei tessuti a causa per esempio, di una perdita di peso o per l’allattamento.

È fondamentale comunicare alla paziente tutti rischi possibili per questo secondo intervento, fornirle un quadro reale delle possibili cicatrici evidenti e dei risultati che è possibile ottenere.
L’obiettivo sarà comunque quello di ottenere l’aspetto di un seno quanto più armonioso e naturale possibile e superare il brutto ricordo del precedente intervento.

L’ intervento può durare dai 60 ai 120 minuti a seconda delle difficoltà. Si realizza in anestesia totale e prevede il ricovero di almeno 24 ore.
La mastoplastica secondaria non può essere effettuata prima di sei mesi dal primo intervento.

Mastoplastica secondaria: post operatorio

Il recupero dopo un intervento di mastoplastica secondaria può a volte essere più lungo e impegnativo del primo intervento. Gonfiore, lividi e diversa sensibilità sono assolutamente normali e fortunatamente temporanei e spariranno dopo qualche settimana.

Mastoplastica secondaria: costi

Un intervento di mastoplastica secondaria può costare dai 5500 ai 7000 euro.

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