Mastoplastica additiva Dual Plane

Mastoplastica additiva Dual Plane

La mastoplastica additiva Dual Plane è una tecnica operatoria per l’aumento delle dimensioni del seno tramite protesi mammaria. Viene definita Dual Plane, ovvero doppio piano, poiché la protesi è coperta nel polo superiore del muscolo grande pettorale e nel polo inferiore della ghiandola mammaria.
Nella classica mastoplastica additiva la protesi infatti può essere inserita in una “tasca” interamente sottoghiandolare o interamente sottomuscolare; in questa seconda opzione vengono utilizzati, a differenza del primo metodo, entrambi i piani.
La tasca sottoghiandolare viene preferita per quelle pazienti che hanno già una buona copertura mammaria ovvero un tessuto sottocutaneo ben rappresentato che fa sì che i bordi della protesi non siano visibili. L’utilizzo di questa tasca viene anche preferita per le pazienti giovani, di circa 20 anni e ben lontane da un’eventuale gravidanza. 


Il contro di questa tecnica è che possono sorgere eventuali problemi in seguito ad una sostanziale perdita di peso. La copertura iniziale che aveva fatto propendere per l’utilizzo della tasca sottoghiandolare, viene meno potendo scorgere i bordi o peggio, le pieghette delle protesi.

La tasca sottomuscolare è il metodo scelto per le pazienti che non hanno nessuna copertura, o con una ghiandola piccolissima, o nei casi in cui la ghiandola sia stata rimossa in seguito a mastectomia.
In questi casi deve essere assicurata la copertura necessaria alla protesi, evitando l’esposizione della stessa dovuta, in alcuni casi, anche nei casi più difficili come chi si è dovuta sottoporre a radioterapie e chemioterapie.
Il vantaggio di una tasca interamente sottomuscolare è quello quindi di tenere coperta la protesi anche in pazienti che per natura o in seguito a patologia non hanno o non hanno mai avuto, la ghiandola.
Il contro di questa tecnica è rappresentato dal fatto che il muscolo pettorale è uno dei muscoli che usiamo maggiormente, per svolgere qualsiasi movimento nel quotidiano, ogni volta contraendosi spinge la protesi dando uno spiacevole inestetismo definito animazione dinamica della protesi.
La tecnica Dual Plane diciamo che sfrutta i vantaggi di entrambe senza le relative controindicazioni.
Garantisce infatti una buona copertura anche nelle pazienti magre riducendo di molto la contrazione dinamica. Inoltre come vedremo questa tecnica riesce a donare anche un effetto lifting.

Tecnica mastoplastica additiva Dual Plane

La mastoplastica additiva con tecnica Dual Plane è stata descritta e pubblicata per la prima volta dal noto chirurgo plastico di Dallas Jhon Tebbetz.
La tecnica prevede prima uno scollamento della ghiandola mammaria dal muscolo grande pettorale e poi un secondo scollamento del muscolo grande pettorale dal piccolo pettorale per poter inserire la protesi che così sarà coperta dal muscolo superiormente e dalla ghiandola inferiormente. In base al livello di scollamento della ghiandola dal muscolo sarà chiamato Dual Plane Tipo 1, se limitato al bordo inferiore dell’areola; se invece arriva fino al capezzolo verrà definita Dual Plane Tipo 2; se lo scollamento sarà più ampio verrà definita Dual Plane Tipo 3.
Questa tecnica prevede la rimozione del muscolo pettorale dalle sue inserzioni costali sia per renderlo più libero che per limitare la contrazione dinamica dell’impianto prima citata. Questo doppio piano ha il duplice vantaggio di dare una buona copertura senza animazione e in secondo luogo anche un effetto lifting. I due piani, quello ghiandolare e quello muscolare infatti, scivolano tra loro facendo ruotare il complesso areola capezzolo verso l’alto e quindi insieme alla spinta delle protesi donando un effetto lifting.

Protesi anatomiche Dual Plane

La protesi anatomica è il giusto completamento della tecnica Dual Plane per dare un perfetto seno naturale. La tecnica Dual Plane è stata descritta con protesi sia tonde che anatomiche ma io e la mia equipe preferiamo optare per le anatomiche per diversi motivi:

  • le protesi possono essere tonde ovvero semisferiche con un egual distribuzione di gel al polo inferiore e al polo superiore e con il punto di massima proiezione al centro della protesi. 
  • la protesi anatomica invece ha una maggior concentrazione di gel al polo inferiore (come dovrebbe essere in un seno naturale) e il punto di massima proiezione è leggermente più basso del centro. Sfruttando queste caratteristiche l’effetto naturale è scontato, più equilibrato rispetto ad una protesi tonda, infatti nel polo superiore l’accumulo di muscolo e di ghiandola compensa la minor presenza di gel che nelle protesi anatomica oppure a goccia è maggiormente presente nel polo inferiore.

Mastoplastica additiva Dual Plane post operatorio

Sicuramente il post operatorio meno doloroso è quello di un una mastoplastica additiva sottoghiandolare, ma questo non deve essere un giusto criterio di scelta. In una mastoplastica Dual Plane il muscolo pettorale verrà separato dal piccolo pettorale e dalle sue inserzioni costali, questo provocherà dolore che quindi dovrà essere gestito da una buona equipe anestesiologica.
Il nostro protocollo prevede la somministrazione di antidolorifici già durante l’intervento e continuativa nel post operatorio anche in assenza di dolore affinché la paziente non lo avverta mai. Inoltre da vari anni abbiamo eliminato le medicazioni contenitive sostituendole con un reggiseno medicale con nanoparticelle di argento con potere antibatterico.
Il reggiseno deve essere indossato notte e giorno e deve essere comprensivo con una fascia che spinge l’impianto verso il basso ed eviti la rotazione dell’impianto, che anche se è un evento raro è possibile possa verificarsi.

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