La chirurgia plastica è quella branca della medicina che si occupa principalmente di 6 macro categorie:
Ricostruzione : come per esempio nei casi delle ricostruzioni mammarie post mastectomia o come la ricostruzione del pene/vagina per i disturbi d’identità di genere.
Post traumatica: gestione della guarigione delle ferite, dei traumi e delle lesioni dovute sia agli incidenti stradali che alle ferite da arma da fuoco.
Ustioni: le ustioni così come le folgorazioni ed i congelamenti sono gestite nei i centri grandi ustionati che al di là di quanto si creda sono diretti prevalentemente da chirurghi plastici specializzati nei trapianti cutanei e nella gestione degli esiti cicatriziali conseguenti al trauma e spesso molto invalidanti.
Malformazioni infantili: spesso molte malformazioni sono appannaggio dei chirurghi plastici, è il caso delle malformazioni della mano ( sindattilie, polidattilie), del volto (labioschisi, palatoschisi) della cute ( angiomi, malformazioni vascolari) e dei genitali esterni (ipospadia).
Tumori cutanei: il dermatologo fa la diagnosi, è poi compito del chirurgo plastico quello di rimuovere la lesione e ricostruire il difetto chirurgico nei migliori dei modi (innesti, lembi, espansori).
Estetica: solo l’approfondita conoscenza delle 5 precedenti categorie permette al chirurgo plastico di poter eseguire anche interventi il cui fine è quello di migliorare l’estetica del paziente. A tutti sono noti gli interventi estetici più comuni: mastoplastica additiva, mastoplastica riduttiva, liposuzione, rinoplastica, lifting del volto, blefaroplastica, addominoplastica.
Tutti campi estremamente delicati, ognuno per un motivo, sia da un punto di vista chirurgico che psicologico. Per questo sono indispensabili le visite con i pazienti, per comprendere a fondo il problema in questione.
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